Riad, Arabia Saudita, anni Ottanta. Notte. Donne avvolte nei tradizionali abaya neri, dirigendosi verso una sala ricevimenti per matrimoni, rivelano scarpe dai tacchi scintillanti, splendidi abiti e acconciature stravaganti. La loro essenza più vera è messa in libertà, invisibile agli occhi degli uomini. Tutte sono concentrate sulla cantante del matrimonio, fino a quando la corrente elettrica si interrompe improvvisamente…
Così comincia The Wedding Singer’s Daughter, il sedicesimo corto del progetto Miu Miu Women’s Tales diretto da Haifaa Al –Mansour – la prima regista donna saudita (La bicicletta verde, nominato agli Oscar come miglior film in lingua straniera) – e presentato in anteprima durante la Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia.
Una serie di scene gioiose alternate a momenti di suspense; al centro una bambina, la giovane figlia della cantante, eroina di questa storia, che agisce fuori dagli schemi, noncurante del giudizio degli altri. Lei rappresenta la generazione del futuro, e il futuro appartiene agli outsiders.
n° 27 - 06 settembre 2018